Biopolitica
o del perché viviamo fra controllo e trasgressione
Decostruendo le categorie identitarie è possibile riconoscere non solo il rapporto artefatto fra rappresentazione e referenza, ma anche l'indifferenza del supporto su cui le categorie sono applicate. Generalizzando la corporeità, la realtà del simulacro rischia però di chiudere la vita nella circolarità del non-senso
4.7 Farfuglia, il nemico ti ascolta!
12.02.2023
È tempo di sabotare l'uso distopico del linguaggio, riscoprendo la vocazione libertaria e creativa della filosofia. La battaglia dell'audio-visivo può essere combattuta muovendo dai 'vacuoli di non-comunicazione'
4.6 Il segreto del voyeur
10.02.2023
Grazie allo slittamento prospettico favorito dal calligramma, l'abituale e artefatta corrispondenza fra parole e cose torna a incrinarsi, liberando spazi creativi. Guardare senza decifrare non è solo vocazione dell'artista, ma di un soggetto ancora aperto alla scrittura della propria identità
4.5 La scoperta del Doppio
09.02.2023
Dalla letteratura successiva al XVIII secolo, ogni opera non riesce più a chiudersi su stessa, ma lascia emergere l'enigmatico fenomeno dell'intermittenza dei simulacri: l'alternativa è fra condanna al silenzio o parola trasgressiva
4.4 Il linguaggio è un gioco di specchi
08.02.2023
Le duplicazioni messe in atto dal linguaggio non sono mai immediatamente visibili nelle parole e nelle cose, ma vengono svelate dai ripiegamenti dell'arte. Lo stratagemma della pittura di Velazquez
4.3 L'era delle eterotopie
07.02.2023
Al soggetto scisso della contemporaneità corrisponde uno spazio di vita a sua volta contraddittorio, attraverso il quale prende forma una "geometria estetica" tanto difficile da dominare, quanto efficace per contrastare potere e controllo
4.2 Senza spazio, l'utopia muore
06.02.2023
Alla logica dell'estensione si sostituisce oggi quella della dislocazione, lasciando il soggetto privo di riferimenti orientativi e abbandonato all'emotività del gusto. Per tornare ad abitare il presente serve individuare nuove modalità di configurazione del senso
La scomparsa del pensiero utopico e l'impossibilità di realizzare nuove utopie potrebbero dipendere dal fatto di vivere già un'utopia, per quanto non ancora riconosciuta. Prendere coscienza di questa condizione permetterebbe di riappropriarsi dei modi di essere, anziché viverli come capricci o distopie del controllo
4.0 L'ospitalità, soglia del non-luogo
04.02.2023